Descrizione
Faustino Jarbas, detto Cané dalla tazza per il latte (canea) che da bambino teneva sempre tra le
mani, arrivò in Italia il 29 luglio del 1962, all’alba dei favolosi anni sessanta. Fu acquistato dall’Olaria da Achille
Lauro, il Comandante dell’omonima Flotta con la passione per il calcio, o meglio per il Napoli. Da quel giorno Cané, brasiliano di Rio de Janeiro, s’è subito sentito anch’egli figlio di Partenope, città che non ha mai lasciato. Ha fatto parte di uno dei Napoli più entusiasmanti di sempre, insieme con Sivori, Altafini e Juliano. Pesaola lo trasformò da centravanti ad ala e fu la sua fortuna. Aveva un tiro micidiale. I napoletani gli dedicarono un coro rimasto nella storia del calcio: Didì, Vavà e Pelé, site ‘a guallera ‘e Cané.
Autore
ADOLFO MOLLICHELLI
giornalista, napoletano, ha iniziato la sua attività al quotidiano Roma. Dal 1978 ha lavorato al quotidiano
Il Mattino dove ha ricoperto gli incarichi di caposervizio agli interni, agli esteri ed all’attualità.
Come inviato speciale per il calcio ha seguito il Napoli e gli incontri di cartello del campionato
italiano, la Nazionale Italiana in cinque Mondiali, da Italia 90 a Germania 2006 e in quattro Europei, nove
finali di Champions League. Per gli altri sport le Olimpiadi di Sydney nel 2000, il Posillipo per la
pallanuoto, la Carpisa per il basket. Autore per Cuzzolin Editore de La vida loca e Napoli e Tre!
Rassegna Stampa
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