Descrizione
Gli anni drammatici del Palazzo di giustizia romano raccontati da un magistrato e docente universitario per ristabilire verità distorte e per memoria degli italiani: l’affare SISDE, le sconcertanti rivelazioni di Stefania Ariosto, la vicenda Cavallari, le dimissioni dell’Autore dall’ordine giudiziario, la dignità calpestata con risalto e ferocia istituzionale e il suo recupero ad opera dei magistrati di Perugia avvolto da doloso silenzio, il comportamento del C.S.M. e le riflessioni su Giovanni Falcone, le valutazioni dei colleghi, la constatazione della perdita di credibilità della magistratura, l’incarico alla Farnesina e il ritorno all’insegnamento universitario. Un libro che non riguarda solo la vicenda personale dell’Autore, ma uno spaccato della vita civile del paese.
Autore
Vittorio Mele, Procuratore Generale della Corte di Cassazione e libero docente di Procedura Penale, consigliere giuridico del Ministero degli Affari Esteri, professore di Ordinamento Giudiziario alla LIUSS. Ha elaborato voci per varie enciclopedie e ha pubblicato numerosi articoli sulle più note riviste giuridiche e sulla stampa ordinaria.
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